Passa ai contenuti principali

Blogger non-blogger: quando la piattaforma scelta per recensire è un social network

Non sapevo completamente che titolo dare a questo post, so soltanto che è un argomento di cui voglio parlare da tanto tempo perché sono sempre di più le persone che decidono di diventare dei "blogger" però scrivendo recensioni sui social network, che non sono proprio dei blog. In realtà la parola giusta da utilizzare sarebbe influencer, anche se nemmeno questo credo sia adatto del tutto.




Voglio parlare con voi - non per fare polemica, attenzione - di quelle persone che aprono un account su un social per recensire prodotti - libri, nel nostro caso, ma alcuni recensiscono qualsiasi cosa, dai cosmetici alla carta igienica (GIURO!). Negli ultimi tempi riguarda soprattutto instagram che si sta espandendo a macchia d'olio, ma ci sono molte pagine facebook aperte a puro scopo di recensire.

Non si tratta di, come nel mio caso, canali social creati per integrare qualcosa che già si fa da un'altra parte. Io, ade esempio, cerco di utilizzare i social legati al blog in maniera non ripetitiva, nel senso che se pubblico una recensione qui sul blog non la pubblico anche sulla pagina facebook. Al massimo quella mi serve per avvisarvi o, in generale, per pubblicare news, aggiornamenti veloci e simili. Non sempre lo faccio perché sono una pessima blogger, ma dettagli. Dicevo, non sono account di questo tipo, ma profili creati con lo scopo di scrivere vere e proprie recensioni.

Quello che mi chiedo è: quanto può essere utile scrivere una recensione su instagram o su facebook? Perché nel caso della pagina facebook, se non hai migliaia di fan, la recensione è limitata ad un pubblico di persone ridotto. I tuoi fan. Nel caso del canale instagram invece è completamente diverso. Di sicuro si riesce a raggiungere un pubblico più ampio.

Ma le vere domande sono: cosa serve recensire un libro su instagram \ facebook se quando ne cerco la recensione su google i primi link a cui vengo rimandata sono quelli dei blog - a meno che il libro è sconosciutissimo e non ci sono abbastanza articoli che ne parlano? 
Insomma, raggiungi un ampio pubblico ma la cosa si ferma lì, ovvero agli utenti dei social, mentre con un blog si può raggiungere un pubblico più ampio perché non è necessario che i lettori siano iscritto al "social".

Qualcuno potrebbe dire che lo si fa solo per il piacere di condividere la propria opinione e in questo caso non potrei essere più che d'accordo anche se, nel caso di instagram, è tutto basato sulla bella foto che il pensiero in sé. Infatti quante persone leggono la descrizione di una foto? Sono davvero poche perché tra persone che seguono il profilo solo per le foto (io, ad esempio, a meno che non si tratta di persone che conosco \ seguo con piacere proprio per le loro opinioni), persone straniere che spesso non capisco la descrizione ma che sono attirati da qualche hashtag internazionale, persone che ti cuorizzano solo per essere ricambiate, direi che sono davvero poche quelle interessate a ciò che si ha da dire su instagram.

La cosa che mi rende ancora più perplessa è che spesso case editrici o aziende decidono di spedire prodotti da recensire. In realtà a rendermi davvero perplessa è: che benefici hanno queste aziende se le persone interessate alla recensione vera e propria sono davvero poche?

Sono davvero curiosa di leggere i vostri pareri!

Commenti

  1. In effetti il tuo post arriva a puntino, perché oggi -dopo aver trovato il canale instagram di una ragazza che posta video-recensioni di libri- ci ho riflettuto anch'io.
    A dire il vero credo che per il piccolo gruppo di lettori appassionati, la piattaforma più utile sia quella di blogger, o comunque di wordpress. Questo perché, come dicevi anche tu, leggere una recensione approfondita con tanto di foto, citazioni, e arricchimenti vari è sicurmante più retributivo (da un punto di vista puramente informativo) che non un commento veloce piazzato sotto ad una foto, a mo' di descrizione.
    Però, però, bisogna anche ammettere che -come ho accennato prima- il gruppo lettori-appassionati-navigati è sicuramente ridotto, sopratutto in Italia e, di conseguenza, anche le piattaforme da noi usate sono di nicchia. Non tutti le conoscono e anche se -in effetti- se si cerca "recensione del tal libro" su Google, i primi risulatati saranno sicuramente collegati ai blog più in vista e non a vari profili social, è obbiettivamente vero che quasi nessuno -esterno a questo mondo di condivisione letteraria- deciderà di iscriversi o di seguire assiduamente il blog in questione.

    Per quanto riguarda la riflessione sulle case editrici vorrei aggiungere che -anche conseguentemente a quello che ho detto prima - il pubblico del blog letterario non arriverà mai a fare dei numeri esorbitanti. Attraverso i social, invece, questo è possibile.
    Poi ovvio, c'è pubblico e pubblico e, senza ombra di dubbio, i seguaci di una pagina instagram che posta foto di libri particolarmente belle, probabilmente non si interesseranno troppo alla descrizione o all'opinione sottostante; si godranno la bella composizione e punto.
    Ma dato che le case editrici, attraverso i lettori moderni (che hanno la possibilità di parlare dei romanzi letti, su internet), vogliono promuovere quelli che per loro sono -e so di sembrare cinica, ma ci credo davvero- solamente dei prodotti commerciali, la scelta più logica -per loro- sembra essere quella di puntare, non al pubblico più interessato, appassionato e voglioso di discutere, ma a quello più vasto (anche se forse più superficiale).

    Forse questo, mi viene da dire, anche perché attualmente -nonostante molti non leggano abitualmente/quotidianamente- il genere che più viene mostrato dai suddetti social sono gli ya; un tipo di libro del tutto accessibile a tutti e che quindi, forse, può brevemente incuriosire anche un vasto gruppo di persone che in realtà non hanno la passione per la lettura.

    Ok, ahah, direi che mi sono dilungata a sufficienza!
    Spero che quello che intendevo dire si sia compreso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Sonia! Ottima riflessione, molto esaustiva! Devo correggerti però quando dici che "il pubblico del blog letterario non arriverà mai a fare dei numeri esorbitanti" perché è una cosa molto relativa. Dipende da molti fattori, come ad esempio da quanto un libro è conosciuto o meno. Per farti un esempio pratico, la recensione della trilogia delle gemme che ho scritto nel 2015, ancora oggi viene letta tantissimo (ogni settimana è tra i post più popolari del mio blog). E ti parlo di un numero di visualizzazione molto alto e il mio non è nemmeno un blog così conosciuto. Su instagram o sulla pagina facebook non credo che questi numeri possano essere raggiunti, a meno che la persona in questione non abbia un alto numero di follower e comunque avrebbe il suo attimo di popolarità, perché una volta pubblicate altre foto, quella del libro in questione passa in secondo piano.

      Ti ringrazio tantissimo per aver lasciato il tuo parere <3

      Elimina
  2. Io ti farei una statua Giusy! Hai portato fuori un argomento di cui anche io spesso rimango perplessa. Recensire un cosmetico a parer mio su Instagram è semplice e veloce, basta dire se il prodotto dura, è pigmentato ecc. ma un libro per me è tutt'altra cosa. Come si fa a scrivere una lunga recensione sotto un'immagine?! Senza considerare che come hai detto tu chi legge sotto le immagini di libri?! Io lette le prime due righe passo, non vado quasi mai oltre anche perché spesso preferiscono scrivere in inglese e poi italiano (ma non è meglio l'inverso?). Non capisco come le case editrici favoriscano gli account instagram, un blogger spende ore, giorni, per il proprio blog e trovo ingiusto vedersi soffiare una collaborazione da uno che sa fare belle foto grazie alla sua Reflex.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me la differenza tra recensione di un cosmetico e di un libro non sta sulle cose da dire, ma proprio nel prodotto. A parte che io anche per i cosmetici la penso così, però in un certo senso è meglio perché alla fine di un cosmetico quello che ti interessa sapere è la sua immagine (alias packaging, tonalità, swatch e cose così) mentre di un libro il contenuto!

      Elimina
  3. Io sono una di quelle che legge sempre la didascalia delle foto di insta perchè dietro alla foto a volte c'è sempre qualcosa che magari viene scritto, ovviamente io parlo solo per account bookstaram perchè seguo principalmente (per non dire unicamente) quelli su instagram.
    Quand ho finito di leggere di solito lascio un piccolo pensiero nella didascalia della foto così come su goodreads, insomma tanto per far sapere come ho trovato il romanzo mentre la rece vera e propria e più dettagliata è sul blog

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io, come dicevo, solo se conosco il blogger e lo seguo proprio per i suoi commenti. Spesso invece seguo persone solo per le belle foto xD il breve commento nella foto ci sta, però boh, pubblicare una vera e propria recensione?

      Elimina
  4. Quoto Jessica riguardo bookstagram. Forse qui non funziona, ma all'estero è proprio un modo di recensire prodotti - anche in piccolo - condividere pensieri, piccoli pareri sui libri e via dicendo. Quasi sempre c'è anche un blog che fa da supporto principale o un account goodreads o su youtube.
    Il più delle volte è un sistema di mercato molto banale: mostri un prodotto e la gente vi si interessa. Riguardo le recensioni, non m'importa molto. C'è chi preferisce leggerle in modo immediato e chi ama i blog. Ormai sono molto della filosofia chi mi ama mi segua, ovunque io sia XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma fino a quando il tuo account instagram è collegato ad un blog, allora ha decisamente senso quello che fai. Ma aprire un profilo appositamente per le recensioni? Secondo me è una cosa triste, ma non per la persona che decide di aprirlo, ma proprio i followers..secondo me mette in risalto l'aspetto superficiale della società che non si interessa più di tanto al contenuto, ma solo sulla bella immagine.

      Elimina
  5. A me questo fenomeno fa pensare al fatto che al giorno d'oggi molte persone (a parte una ristretta cerchia di appassionati) non hanno proprio la voglia di leggere un'intero articolo su un blog e si accontentano di brevi commenti (mi rifiuto di chiamarle recensioni).
    Su Instagram poi io sono una di quelle che, a meno che la cosa non m'interessi proprio o mi incuriosisca la foto, spesso le didascalie non le leggo, soprattutto quando sono più di una o due righe. Quindi non so, scrivere un'intera recensione su Instagram: le leggerà qualcuno?

    RispondiElimina
  6. Carta igienica? Wtf XD
    Comunque soprattutto scorrendo la home di instagram ci ho pensato anch'io molto a questa cosa e, come hai detto tu, la maggior parte delle volte la descrizione non la vado a leggere, a meno che il libro non mi interessi molto e mi piace la persona che la posta. Io anche utilizzo le altre piattaforme tipo facebook per avvisare dei miei post ma non riuscirei mai a postare una recensione per esempio su instagram: a parte il fatto che a questo punto la scriverei sul blog ma comunque mi sembrerebbe sprecato proprio per i motivi che hai detto tu. Poi magari c'è chi scrive più cose su un determinato libro e magari ha comunque pochi follower perché non sa fare le foto, mentre chi è bravissimo con la macchina fotografica ma non ci scrive un cavolo nelle descrizioni e magari riceve di tutto e di più.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero Vale, la gente recensisce di tutto!
      Esatto. Io già quando vado oltre le due righe mi sento una cretina perché penso "Non fregherà niente a nessuno", figurati scrivere un'intera recensione. E, appunto, perché sprecare tempo a scriverla su instagram quando ti puoi mettere sul blog e scriverla più curata?

      Elimina
  7. Mi sono imbattuta in questo blog perchè praticamente sono una divoratrice di libri anche io e dal momento che mi sono posta spesso questa domanda, sentivo di voler in qualche modo partecipare anche io a questo scambio di idee.

    L'algoritmo del mio profilo Instagram ormai sa molto bene che se vuole un mio like mi deve proporre necessariamente libri.
    Foto di libri, frasi di libri.
    Non importa.

    Non sono contro il recensire un libro su instagram.
    Anzi, leggo molto più le recensioni su instagram che quelle sui blog (sono a portata di mano, c'è scritto poco e questo stuzzica di più la mia curiosità a comprare un testo e a leggerlo e mi crea meno preconcetti nell'approccio al testo stesso)

    Penso che anche le belle foto abbiano un proprio perchè, come ce l'hanno le belle copertine: suscitare interesse e curiosità; potrebbero ad esempio spingere qualcuno che non legge o qualcuno che non si sarebbe mai interessato a quel titolo a comprare quel libro.

    Ho comprato un sacco dei miei libri dopo averli visti su Instagram con una piccola recensione, dopo averne sentito il titolo citato in un podcast che mi piaceva o dopo che qualcuno "me lo aveva consigliato" in un video youtube, come ho comprato un sacco dei miei libri andando in libreria a sentirne il profumo e a toccarne le copertine (Adelphi è sempre il top).

    Insomma, l'importante è che le persone comprino e che leggano più libri possibile perchè ci fanno crescere, ci fanno porre mille domande, ci fanno sognare; e per raggiungere questo obiettivo, tutte le modalità di input per me sono utilissime e vanno sfuttate al meglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, benvenuta!
      è passato un po' di tempo da quando ho scritto questo post e tutto sommato mi trovo d'accordo con te!

      Elimina
  8. invece è completamente diverso. Di sicuro si riesce a raggiungere un pubblico più ampio?

    RispondiElimina

Posta un commento

Scrivi pure il tuo parere. Risponderemo appena possibile! Se non vedi subito il tuo commento è perché si trova in attesa di moderazione; lo vedrai solo una volta che sarà approvato (approvo TUTTI i commenti tranne lo spam; inoltre facendo così riusciamo a rispondere anche quando commenti un articolo scritto anni fa).

Post popolari in questo blog

Guida di lettura: "Devil's Night" di Penelope Douglas

 Buongiorno lettori, oggi volevo parlarvi della serie dark romance Devil’s Night della regina di TikTok ovvero Penelope Douglas , ovvero Corrupt, Hideaway, Kill Switch e Nightfall. Vi darò una breve introduzione sulla serie, una spiegazione dei personaggi principali e l’ordine di lettura , e anche un breve commento sui libri singoli. I libri sono in ordine di lettura, in modo che sappiate esattamente dove iniziare, come continuare e soprattutto dove finire con la storia dei Cavalieri! Titolo:  Corrupt - Il mio sbaglio più grande (Devil's Night 1#) Autrice : Penelope Douglas Pagine:   448 Editore:  Newton Compton Editori Pubblicazione: 10 Gennaio 2023 Traduttore: Laura Lancini Trama:  “Si chiama Michael Crist. È il fratello maggiore del mio ragazzo ed è come quei film dell'orrore che guardi coprendoti gli occhi. È bellissimo, forte, e assolutamente terrificante. Non mi vede neppure. Ma io l'ho notato. L'ho visto, l'ho sentito. Le cose che ha fatto, i misfatti che ha

Recensione "La memoria di Babel" di Christelle Dabos (L'attraversaspecchi 3)

Ciao lettori, finalmente sono riuscita a scrivere la recensione de La memoria di Babel di Christelle Dabos , il terzo volume della serie L'Attraversaspecchi! Buona lettura! Titolo: La memoria di Babel Serie: L'Attraversaspecchi 3 Autore: Christelle Dabos Pagine: 447 Editore: Edizioni e/o Anno: 2019 Compralo a 11,99€ Nel terzo intenso volume della saga Christelle Dabos ci fa esplorare la meravigliosa città di Babel. Nel cuore di Ofelia vive un segreto inafferrabile, chiave del passato e, nello stesso tempo, chiave di un futuro incerto. Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima pos

Recensione "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini"

Ciao divoratori! Oggi parliamo di Percy Jackson -  Il ladro di fulmini , primo volume della serie Gli dei dell'Olimpo di Rick Riordan ! Titolo: Il ladro di fulmini Saga: Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo #1 Autore: Rick Riordan Pagine: 384 Anno: 2010 Editore: Mondadori compralo a 6,99€ Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e

Guida di lettura e recensione: "Broken bonds" di J. Bree

 Buongiorno lettori, oggi volevo dedicare un articolo a una serie che mi ha tenuto compagnia per una settimana intera e che ho letteralmente DIVORATO: "Broken Bonds" di J. Bree, serie urban fantasy romance reverse harem.  Qui le informazioni del primo libro, al quale seguirà una guida di lettura con l'ordine di lettura, e delle informazioni sul mondo e sui personaggi della Broken Bonds, o meglio dire "Bonds That Tie" serie.  Titolo: Broken Bonds Autrice:  J. Bree Pagine:  289 Editore:  self publish Pubblicazione:  28 Giugno 2021 Trama tradotta in modo amatoriale Dopo la morte di mia madre e dei suoi Bonds, mi sono sentita sollevata nel trovare i miei Bonds. Ero sicuro che tutto sarebbe andato bene se li avessi avuti. Non lo era. Il destino della nostra gente è nelle mie mani e so che staremmo meglio se fossimo soli. Dopo cinque anni di fuga, vengo catturata e trascinata indietro per affrontare gli uomini da cui ero scappata. Pensavo di fare la cosa giusta. Ora,

Recensione "Bride" di Ali Hazelwood

Bride è il nuovo libro di Ali Hazelwood, autrice amatissima per i suoi STEM romance. Questa volta si è cimentata in qualcosa di nuovo, un paranormal romance con protagonisti una vampira e un licantropo costretti ad un matrimonio combinato per la pace dei due popoli. Ecco la mia recensione di Bride! Titolo: Bride Autrice: Ali Hazelwood Pagine: 384 Editore: Sperling & Kupfer Anno: 2024 Compra a 9,99€ Misery Lark, l'unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un'emarginata. I suoi giorni nell'anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, d

Recensione "Fidanzati dell'inverno. L'attraversaspecchi" di Christelle Dabos

La recensione di oggi riguarda Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos il primo volume della famosissima serie francese L'Attraversapecchi . Vi consiglio vivamente di evitare la trama del libro e passare direttamente alla recensione perché, per quel che mi riguarda, dice anche troppo! Titolo: Fidanzati dell'inverno Autore: Christelle Dabos Serie: L'Attraversaspecchi 1 Pagine: 382  Editore: Edizioni e/o Anno: 2018 (ita), 2013 (fr) comprarlo a 12,99€ L’Attraversaspecchi è una saga letteraria in tre volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatri

BLOGTOUR "The falconer", Elizabeth May: BESTIARIO - le fate delle mitologia scozzese

Ciao lettori! Oggi ospito una tappa del blogtour dedicato alla trilogia " The falconer " di Elizabeth May . Il primo volume è uscito qualche anno fa con il titolo " La cacciatrice di fate ", ma purtroppo la casa editrice non ha più proseguito la pubblicazione. Per fortuna i seguiti sono stati tradotti amatorialmente e quindi non avete più scuse! Dovete recuperare questa meravigliosa trilogia! Se non siete ancora convinti, seguite questo blogtour per scoprire qualcosa di più sulla storia e magari decidere se fa per voi. Io oggi vi parlerò delle fate che trovate in questo libro e farò un confronto con la mitologia . Prima però vi lascio tutte le informazioni sul libro! Titolo: La cacciatrice di fate Autore: Elizabeth May Seguiti: The fallen kingdom , The vanishing throne Pagine: 310 Editore: Sperling & Kupfer Compralo a 8,99€ Lady Aileana non ha paura della notte: è nelle pieghe del buio che può compiere la sua missione. Non ha paura degli strett

Recensione "Guida galattica per gli autostoppisti" Douglas Adams

Sono secoli che sento parlare benissimo di Guida galattica per gli autostoppisti e di recente una mia amica me lo ha prestato. Così eccomi qui a parlarvi brevemente di questa assurda  esperienza intergalattica. Titolo: Guida galattica per gli autostoppisti Autore: Douglas Adams Pagine: 238 Editore: Mondadori Anno: 1979 (in patria) Compra su amazon: cliccami Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione... Recensione  Questa sarà un'altra delle mie recensioni chiamate così giusto per comodità perché è complicato parlare di un cl

Recensione "L'estate nei tuoi occhi" di Jenny Han

Buongiorno, oggi recensione de L'estate nei tuoi occhi di Jenny Han , primo volume della Summer Trilogy , lettura perfetta per l'estate!  Titolo: L'estate nei tuoi occhi (The summer trilogy #1) Autore: Jenny Han Editore: Piemme Anno: 2014 Due fratelli. Un vero amore. Belly misura il tempo in estati. Tutto ciò che di bello e magico è accaduto nella sua vita, è accaduto fra giugno e agosto. L'inverno è solo il periodo che la divide dalla prossima estate, dalla casa sulla spiaggia, da Susannah e i suoi due figli, da Conrad e Jeremiah. Loro sono gli amici con cui è cresciuta: Jeremiah è il ragazzo su cui contare, Conrad quello che ti fa battere il cuore. E quest'estate si rivela ancora più speciale, perché sta accadendo ciò che Belly sta aspettando da tempo e che sembrava non sarebbe mai accaduto. Stranamente questo libro mi è piaciuto. È raro che uno young adult mi appassioni, eppure è stato così. Belly ogni anno non vede l'ora c

Recensione "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" di Alice Basso

Ciao lettori! Oggi vi parlo del romanzo di esordio di Alice Basso , il primo volume dedicato alla ghostwriter Vani : L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome . Titolo: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome Autore: Alice Basso Serie: Vani Sarca #1 Pagine: 271 Anno: 2015 Editore: Garzanti Compralo qui ⇢ amazon Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che l